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martedì 15 novembre 2016

CHIERI








                            Chieri
                           comune










Veduta


Localizzazione


Stato

Italia


Regione

Piemonte


Provincia

Torino


Amministrazione


Sindaco

Claudio Martano (centrosinistra(PD+liste civiche)) dall'8-6-2014


Territorio


Coordinate

45°01′N 7°49′ECoordinate: 45°01′N 7°49′E


Altitudine

283 m s.l.m.


Superficie

54,3 km²


Abitanti

36 593[1] (31-10-2015)


Densità

673,9 ab./km²


Frazioni

Madonna della Scala, Pessione, Airali, Fontaneto, Mosi, Mosetti, Borgata Falcettini, Tetti Fasano, Canarone, Cascina Monza, Tetti Borri, Tetti Cochis, Livorna


Comuni confinanti

Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Montaldo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Poirino, Riva presso Chieri, Santena


Altre informazioni


Cod. postale

10023


Prefisso

011


Fuso orario

UTC+1


Codice ISTAT

001078


Cod. catastale

C627


Targa

TO


Cl. sismica

zona 4 (sismicità molto bassa)


Nome abitanti

chieresi


Patrono

santa Maria delle Grazie Il Patrono di Chieri è: San Giorgio Martire.


Giorno festivo

Il secondo Lunedì di settembre


Cartografia









Chieri



Localizzazione del comune di Chieri nella città metropolitana di Torino.


Sito istituzionale


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cartolina di villa Moglia (anni '50) nel periodo della conduzione salesiana della struttura allora sede del Noviziato della congregazione


Chieri (Cher in piemontese, Carrea Potentia in Latino) è un comune italiano di 36 593 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte. È collocato tra la parte orientale della collina di Torino e le ultime propaggini del Monferrato, a circa 15 chilometri ad est dal capoluogo, (con cui ormai è unito come sobborgo urbano) a sud del Po.


Territorio dei ligures ai tempi dell'Antica Roma, divenne famosa a livello europeo per la produzione del fustagno e la coltivazione del gualdo che imprimeva alle stoffe una caratteristica colorazione azzurra. A partire dall'Ottocento si specializzò decisamente nell'industria tessile, che divenne il "cuore" pulsante della sua economia arrivando ad impiegare oltre metà dei suoi abitanti.


Negli ultimi decenni il tessile ha subìto un drastico ridimensionamento e la città, con la dismissione delle fabbriche, ha conosciuto un notevole sviluppo residenziale, favorito anche dalla sua felice posizione geografica, che ne ha raddoppiato la popolazione e potenziato i servizi.


Geografia fisica
Territorio


La cittadina è situata ai piedi della collina torinese, ad est del capoluogo, sul margine meridionale delle colline del Po. Idrograficamente il territorio comunale ricade nei due bacini contigui del Banna e del Tepice. Quest'ultimo corso d'acqua attraversa la città, in parte ad alveo coperto.
Origini
All'inizio del II secolo a.C. i Romani fondarono un presidio militare denominato Carrea Potentia, tramandatoci da Plinio il Vecchio[2]. Carrea deriva dalla voce celtiao Carro, probabilmente un antroponimo o un teonimo, sebbe un'ipotesi lo ricondurrebbe all'antico gallico chuari, o chuairt, a indicare una rocca difensiva o una cinta muraria in pietra. Nel XII secolo d.C., il termine fu poi ripreso da Ottone di Frisinga[3], chiamando la cittadina Kaira o Kairo, e infine Cari. Il nome Chieri infine, compare per la prima volta in un documento del 955.


Architetture religiose
Medioevo





La facciata del duomo di Chieri







La chiesa di San Giorgio sorge sulla rocca dove nel 1037 ebbe vita il primo nucleo medievale di Chieri. Fu ristrutturata in epoca barocca da Bernardo Vittone







Esterno della chiesa di San Domenico







La barocca chiesa dei Santi Bernardino e Rocco sovrasta la centrale piazza Cavour
Il duomo è l'edificio religioso più antico ed importante della città, risalente al V secolo.
La chiesa di San Giorgio, situata in una posizione dominante in cima all'omonimo colle,[4] sorge sulle rovine di un antico castello del X secolo.[5] All'inizio del XII fu eretta una chiesa in stile gotico, poi distrutta da un incendio nel 1412. La nuova chiesa venne ricostruita rivolta verso la città ed è affiancata da un campanile a pagoda. L'attuale facciata risale al 1752 ed è opera di Bernardo Antonio Vittone.







Ripresa dall'alto della "chiocciola" di San Giorgio (in alto a destra il colle San Giorgio con l'omonima chiesa). Dalla rocca di San Giorgio si dipartono a cerchi concentrici le contrade corrispondenti agli ampliamenti successivi delle cinte murarie












Chiesa di San Domenico
La chiesa di San Domenico, risalente al XIV secolo e unita al vicino Convento. Inizialmente era una chiesa architettura gotica a tre navate, ma nel corso del XIV secolo vennero costruite ai suoi fianchi numerose cappelle patrizie, se si osserva la facciata si può notare come non è lineare e piatta ma segue l'andamento delle antiche mura di protezione della città. La chiesa conserva diversi antichi tesori, tra cui pregiate opere del Moncalvo, la Resurrezione di Lazzaro e della Moltiplicazione dei pani, al quale fu affidata nel 1614 la decorazione del coro. Vi sono inoltre presenti opere dello Spanzotti. Di pregevole interesse è "la madonna del latte" affrescata sulla prima colonna di sinistra, rappresenta l'allattamento del bambino da parte della Madonna.
Chiesa di San Guglielmo


La chiesa di San Guglielmo risale al XIII, in cui nel 1328 si riunì il Consiglio di Credenza, l'organo più importante della Repubblica Chierese.
Chiesa di San Leonardo[modifica | modifica wikitesto]


La chiesa di San Leonardo[6], costruita nel Quattrocento, a tre navate con volta retta da colonne piriformi. Venduta durante l'occupazione francese, nell'Ottocento venne trasformata in officina, cappella inizialmente eretta dall'ordine dei cavalieri Templari come centro di assistenza ai pellegrini, successivamente dopo il 1313 (con la disfatta dell'ordine Templare) la cappella venne utilizzata dai cavalieri di Gerusalemme nati ai tempi della terza crociata con il compito di difendere i pellegrini nella città santa. In seguito a recenti restauri è possibile osservare, all'interno della cappella, la rappresentazione della passione di Cristo dipinta lungo le volte da autore ignoto.
Periodo barocco
Il santuario dell'Annunziata risale al secondo Seicento. Sorge sul luogo occupato in precedenza da una cappella quattrocentesca, costruita attorno ad un affresco raffigurante l'Annunciazione alla quale si attribuirono virtù miracolose, quando nel 1651 un giovane sordomuto riacquistò la parola dopo aver pregato di fronte ad esso. Grazie a questo episodio si decise la costruzione del moderno santuario, tra il 1651 ed il 1655 su progetto di Andrea Costaguta, architetto di Madama Reale Maria Cristina.
Chiesa di San Filippo
Chiesa dei Santi Bernardino e Rocco[modifica | modifica wikitesto]La chiesa di San Filippo risale anch'essa all'epoca barocca; costruita tra il 1664 ed il 1673] su disegni dell'architetto Antonio Bettini, mentre la facciata è risalente al secolo XVIII. La chiesa è ad una sola navata con quattro cappelle laterali; la decorazione a stucco è di Pietro Somazzi[7]. Nella prima si trova una tela di Claudio Beaumont, raffigurante San Francesco di Sales che prega la Vergine.
Fra le altre chiese realizzate nel periodo barocco troviamo la chiesa di Santa Margherita, terminata nel 1671 su progetto di Francesco Lanfranchi e la chiesa di Santa Maria della Paceterminata attorno al 1660.La chiesa dei Santi Bernardino e Rocco realizzata tra il 1675 e 1683 ed ampliata nel 1694 su progetto di Bernardino Quadri, il quale morì prima di completare i lavori. Vennero ripresi solo nel 1740 quando Bernardo Antonio Vittone eresse la cupola, terminando i lavori nel 1792 con la facciata del Quarini. Nella chiesa sono conservate diverse opere del Moncalvo tra cui una Incoronazione della Madonna, nella quale il pittore ha raffigurato sullo sfondo Chieri, così come appariva alla fine del Cinquecento.
XVIII secolo


La chiesa di Sant'Antonio Abate, venne edificata sul sito di una precedente chiesa gotica. Il progetto venne affidato prima al Juvarra,[8] ma a causa delle scarse risorse economiche venne rimandato al 1767 e commissionata all'architetto Giuseppe Giacinto Bays, al quale si pose la condizione di rispettare il progetto juvarriano. La chiesa è a navata unica con cappelle laterali, la volta ornata con stucchi e centro dipinta con la Gloria di Sant'Antonio, opera del pittore Vittorio Blanseri, un allievo del Beaumont.
Chiesa di Sant'Andrea
La chiesa di Sant'Andrea, era considerata dallo stesso Filippo Juvarra uno dei suoi capolavori. Venne costruita tra il 1728 ed il 1733accanto all'omonimo convento. Durante l'occupazione francese venne adibita a cotonificio. Fu distrutta nel 1811[9] per evitare che fosse nuovamente adibita al culto.
Palazzi


Tra i più importanti palazzi, archi, ville d'epoca possiamo annoverare:
Palazzo Mercadillo, costruito nel Quattrocento, poi palazzo comunale, infine asilo Sant'Anna
Palazzo Opesso, trasformato in carcere nel 1750 fino al 1960
Palazzo Valfre
Palazzo Biglione
Palazzo Costa
Palazzo Buschetti, detto il medioevale costruito nel XV secolo e restaurato nel Seicento
Palazzo Visca, d'epoca rinascimentale
Palazzo Broglia, tanto sontuoso da ospitare nel 1310 l'imperatore Enrico VII di Lussemburgo. L'edificio non esiste più.
Palazzo Tana, di aspetto tardo gotico, ma ampiamente rimaneggiato nel XVI secolo
Palazzo Robbio, costruito nel 1615
Palazzo Benso
Palazzo Pamparato, di cui è notevole il bel portale scolpito
Torre di casa Ferrero, sita nei pressi dell'incrocio tra la centralissima via Vittorio Emanuele e piazza Cavour, è l'unica torre delle "centotorri" integralmente sopravvissuta sino ai giorni nostri
Ospedale Maggiore di Santa Maria della Scala
Museo di antichità aperto nel 1961 nel Municipio, l'antico convento di San Francesco
Villa Passatempo.
La Moglia, edificio settecentesco, la sua costruzione fu voluta, sul sito di un antica e rustica filanda, a metà del XVIII secolo dalla famiglia signorile dei Turinetti. Dai Turinetti la villa passò ai marchesi Federici che nel 1925 la cedettero, terreni adiacenti compresi, ai Salesiani che la destinarono a noviziato. Nel 1970 passò all'istituto agrario "Bonafous" e ancora nel 1987 alla Città di Torino. Oggi si presenta in stato di forte degrado dopo anni di furti e numerosi atti vandalici che ne hanno rovinato gli arredi e gli affreschi.
Il Cipresso, villa collinare rimaneggiata da Bernardo Vittone nel Settecento
L'arco di piazza Umberto I







Veduta dell'arco di Piazza Umberto I


È una delle più note e tipiche costruzioni della città, conoscendo nei secoli diverse modificazioni. Eretto nel 1580, in onore di Emanuele Filiberto, il quale morì quando ancora l'arco non era terminato. Nel 1586, per la nascita di Filippo Emanuele, primogenito di Carlo Emanuele I, l'arco subì i primi restauri. Nel 1761 un nuovo crollo rese necessario un consistente rifacimento affidato al Vittone. Nel 1837, venne sottoposto ad un nuovo restauro e nel 1876 vi venne posto un orologio.


Gli ultimi importanti restauri sono stati effettuati negli anni 2001-2002
Il museo enologico


A Chieri, nella frazione Pessione ha sede il Museo "Martini" di storia dell'Enologia, creato da Lando Rossi di Montelera, proprietario della Martini & Rossi, noto stabilimento famoso nel mondo per la produzione di Vermouth. Diviso in 16 sale i reperti sono organizzati in modo da permettere al visitatore di prendere visione delle forme e dei modi assunti dalla cultura del vino nelle diverse civiltà succedutesi dall'antichità ad oggi, per un arco di tempo di venticinque secoli.
La comunità ebraica di Chieri
Chieri fu sede, tra il XV e il XX secolo, di una delle più fiorenti comunità ebraiche del Piemonte. A testimonianza della presenza ebraica a Chieri rimangono, oltre all'edificio del ghetto, tre cimiteri (in vicolo Santo Stefano in più antico, poi quello di via Nostra Signora della Scala, che affacciava sulla strada statale n. 10 e quello contemporaneo nel Cimitero generale).[10]
Media


La città e il suo circondario dispongono di un settimanale, il Corriere di Chieri e dintorni, fondato nel 1945 che alterna notizia di cronaca e cultura locali.
Istruzione


In città sono presenti tre scuole superiori:
Il liceo Augusto Monti, con indirizzi classico, scientifico e linguistico
L'istituto tecnico professionale Bernardo Vittone
Il Liceo Paritario Blaise Pascal.
Biblioteca


La città è sede della biblioteca civica "Nicolò e Paola Francone". L'incarico di progettazione per la ristrutturazione dell'edificio e per l'arredamento, è stato affidato all'arch. Gianfranco Franchini, di Genova, esperto in biblioteche, che ha rinnovato tutti gli arredi con criteri di funzionalità, considerando di primaria importanza caratterizzare l'allestimento interno della Biblioteca con manufatti integrati con lo stile “anni cinquanta” tipico dell'ex-cotonificio Tabasso.
Persone legate a Chieri
Luigi Fantini, Vescovo di Fossano e Senatore del Regno di Sardegna
Giuseppe Avezzana, eroe risorgimentale nativo di Chieri
Michele Benente, ciclista degli anni 1930 nato a Chieri
San Giovanni Bosco, presbitero. Studiò nel seminario di Chieri e qui visse dal 1831 al 1841
Leo Chiosso, paroliere
Pompeo Colajanni, partigiano e politico
San Giuseppe Benedetto Cottolengo, presbitero. Morì di tifo a Chieri nel 1842, ospite nella casa del fratello Luigi.
Enrico di Rovasenda, presbitero, qui visse dal 1929 al 1954
Silvio Geuna, giornalista, partigiano e politico
Matteo Gribaldi Moffa, giureconsulto
David Levi, poeta, patriota e politico del XIX secolo, nato a Chieri
Alberto Maso Gilli, pittore e incisore italiano (Chieri 1840 - Calvi 1894). A Roma fu direttore artistico della R. Calcografia nazionale.
Beata Maddalena Morano, religiosa
Luchino Pascalis, medico e archiatra dei Duchi di Savoia
Mario Ludovico Quarini, architetto del Re di Sardegna, allievo di Bernardo Antonio Vittone (Chieri 1736-Torino 1808)
Roberto Rosato, calciatore della nazionale italiana e vicecampione del mondo nel 1970, nato e cresciuto a Chieri
Marta Tana, nata a Chieri nel 1550, madre di San Luigi Gonzaga
Luigi Visintin, geografo e cartografo
Andrea Bermani, attore italiano, nato e cresciuto a Chieri
Ernesto Olivero, 1940, costruttore di pace e scrittore, fondatore del Sermig. Ha vissuto e studiato a Chieri, dove tuttora abita[11]
Mino Caudana, 1905, giornalista e sceneggiatore
Claudio Marchisio, 1986, centrocampista della Juventus e della nazionale italiana di calcio, cresciuto e sposatosi a Chieri
Paola Mastrocola, 1956, scrittrice
Teofilo Rossi di Montelera, divenuto sindaco di Torino dal 1909 al 1917
Angelo Vasino, (1916-2008), Gran Commendatore Tessile
Bruno Casalegno(27-maggio 1932-7 luglio 2006), presidente per più di 20 anni della Pro Chieri. Importante per lo sviluppo delle feste della città e della famosa vija di Chieri.
Silvio Vigliaturo, artista, pittore specializzato in vetro fusione.
Fiorenzo Marini (1914-1991), Schermidore olimpionico
Mario Ghella 1929, Ciclista degli anni '50 su pista e su strada, olimpionico
Economia







Uno stabilimento industriale in riva al Tepice


Secondo il Censimento Istat del 2001, nel comune di Chieri sono presenti: 804 attività industriali con 4.231 addetti pari al 37,71 % del totale della forza lavoro, 1424 attività di servizio pari al 37,07% e 166 attività amministrative con 2.830 addetti pari al 25,22%. Complessivamente sono occupati 11.220 persone, pari al 34,140 % del numero totale degli abitanti.


Sarebbe proprio Chieri la città ad aver dato i natali al blue jeans: infatti già nel XV secolo in città si produceva un tipo di fustagno di colore blu che veniva esportato attraverso il porto di Genova, dove questo tipo di tela blu era usata per confezionare i sacchi per le vele delle navi e per coprire le merci nel porto; il nome inglese deriverebbe, secondo alcuni, dal termine blue de Genes, ovvero blu di Genova.[senza fonte]
Società
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]


Abitanti censiti[12]





A partire dagli anni '70, la città ha avuto un decollo demografico che continua anche ai giorni nostri, nonostante la tendenza generale del territorio sia inversa, grazie al fatto di essere ormai un avamposto residenziale di Torino.


Romania 2.035 - 5,61%
Infrastrutture e trasporti
Autobus: La città è servita da autobus GTT Linea 30 con un collegamento diretto col capoluogo piemontese, linea 1 e linea 2 che servono il territorio urbano più diverse autolinee extraurbane che servono i comuni limitrofi.
Aereo: Gli aeroporti più vicini sono quelli di Cuneo-Levaldigi e Torino-Caselle.
Autostrade: Collegata tramite le uscite di Santena e Villanova d'Asti della tangenziale sud di Torino.
Strade: La città è attraversata dalla Strada statale 10 Padana Inferiore, tra Torino e Asti.
Ferrovie: Il comune dispone di due stazioni: una a Chieri (zona Campo Archero) che la collega con Trofarello; l'altra nella frazione di Pessione che fa parte della ferrovia Torino-Asti-Genova.
Sport
Pallavolo


La squadra locale di pallavolo femminile, il Chieri Volley, è nella serie A1 del campionato professionistico nazionale[13][14]
Calcio


La principale squadra di calcio è l'Associazione Sportiva Dilettantistica Chieri Calcio 1955 che, dopo la fusione con l'Unione Sportiva Dilettantistica Rivarolese 1919, dal 2009 milita in Serie D. Un'altra società è l'A.S.D. Sangiacomo Chieri, nata nel 1985 all'interno della parrocchia di San Giacomo, che dal 2008 milita in Promozione.
Scacchi


La società locale di scacchi, l'Arcotorre, partecipa alla serie B nazionale del Campionato Italiano a Squadre.
Amministrazione



Periodo

Primo cittadino

Partito

Carica

Note


1945

1951

Amedeo Poletti

Democrazia Cristiana

Sindaco


1951

1956

Secondo Caselle

Democrazia Cristiana

Sindaco


1956

1965

Giuseppe Manolino

Democrazia Cristiana

Sindaco


1965

1969

Secondo Caselle

Democrazia Cristiana

Sindaco


1969

1975

Egidio Olia

Democrazia Cristiana

Sindaco


1976

1981

Egidio Olia

Democrazia Cristiana

Sindaco


1982

1983

Giulio Rocco

Partito Liberale

Sindaco


1983

1984

Germano Patrito

Partito Socialista Italiano, Pentapartito

Sindaco


1984

1995

Giuseppe Berruto

Democrazia Cristiana, Pentapartito

Sindaco


1995

1999

Aldo Vergnano

L'Ulivo

Sindaco


1999

2004

Agostino Gay

L'Ulivo

Sindaco


2004

2009

Agostino Gay

centrosinistra

Sindaco


2009

2014

Francesco Lancione

PdL, Lega Nord, Lista X Chieri, UDC

Sindaco


2014

in carica

Claudio Martano

Centrosinistra (PD, Chieri per Chieri, Chieri c'è)

Sindaco

Gemellaggi
Épinal, dal 1999
Nanoro
Tolve
Adria

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